Finalisti Miglior Enotecario d'Italia 2023

In seguito alla semifinale, svoltasi online lo scorso 28 Marzo, la Giuria presieduta da Stefano Caffarri ha valutato attentamente le prove ricevute, e finalmente possiamo svelare i 6 finalisti del Concorso Miglior Enotecario d’Italia 2023!

Ecco la lista dei finalisti in ordine alfabetico, tre per la categoria bottiglierie classiche e tre per la categoria dei pubblici esercizi specializzati nella mescita di vino e distillati:

FINALISTI 2023

Bottiglierie classiche

  • Andrea Lauducci, Ferrara
  • Daniele Liurni, Roma
  • Loredana Santagati, Misterbianco CT

Enoteche con mescita

  • Silvia Angelozzi, Alba Adriatica TE
  • Matteo Bertelà, Vigevano PV
  • Luca Civerchia, Jesi AN

La finale si svolgerà a Roma, in presenza, il 29 Maggio, decretando il Miglior Enotecario d’Italia 2023 per ognuna delle due categorie, il Miglior Enotecario d’Italia UNDER 30 e il Miglior Enotecario d’Italia all’estero.

Il Consorzio vini Cirò sostiene il Concorso Miglior Enotecario d'Italia

Il Consorzio di tutela vini DOC Cirò e Melissa è uno dei prestigiosi sponsor che sostengono il Concorso Miglior Enotecario d’Italia 2023, che ringraziamo per il rinnovato supporto!

Consorzio vini Cirò e Melissa

Il comprensorio del Cirò, a nord della Provincia di Crotone, si estende lungo la fascia litorale ionica e sulle colline dell’entroterra, sino alle prime pendici della Sila. Dal paesaggio morbido e ondulato delle colline si passa alle pendenze più aspre delle aree interne.

Il Consorzio vini Cirò nasce per la prima volta nel 1965. Poi, nel 1967, anche grazie alla spinta di Veronelli, viene richiesto il riconoscimento della Denominazione d’Origine Controllata.

Nel 1969 nasce la DOC Cirò, e il vino che prima veniva prevalentemente venduto sfuso inizia a essere commercializzato e valorizzato.

Gli anni 2000 vedono un importante cambio generazionale: tanti giovani intraprendono studi in agraria, portando competenze e know how alle aziende di famiglia, che per tradizione producevano tutte il proprio vino. La denominazione cresce, così come la produzione. Si passa così da 3 a 4 milioni di bottiglie nel mercato.

La svolta commerciale e strategica arriva nel 2003, anno in cui è stato fondato il Consorzio di Tutela Vini DOC Cirò. Nel 2007, vi ingloba nel 2007 il Consorzio Dei Vini DOC Melissa, territorio contiguo alla DOC Cirò, cercando di unificare l’estrema frammentazione dei terreni, delle proprietà, e mettendo a disposizione la flessibilità e l’innovatività dei piccoli produttori e la forza economica e la stabilità dei grandi.

I numeri del Cirò

  • Attualmente il Consorzio raggruppa 300 soci.
  • Le Cantine presenti sono 60, oltre il 90% di quelle del territorio.
  • La produzione è di oltre 4 milioni di bottiglie prodotte.
  • Il Cirò è presente in diversi mercati internazionali, di cui i più importanti sono Nord Europa e Stati Uniti
  • Il 70% dei vini Cirò DOC resta in Italia.

Una storia millenaria

Enotria “terra del vino”: è così che i Greci conoscevano la Calabria, terra in cui la viticoltura da millenni è radicata nella sua stessa storia, grazie alla particolare fertilità dei suoi terreni, così adatti al vitigno Gaglioppo.

Il Cirò veniva offerto ai vincitori delle olimpiadi come nettare degli Dei: si pensava infatti avesse doti curative e anti invecchiamento.

Il 2023 del Consorzio vini Cirò e Melissa

Quest’anno ci saranno diverse attività promozionali ad iniziare da due masterclass con la FIS a Rome e l’AIS a Milano, un evento fuori salone durante il Vinitaly e la presentazione di uno studio di mercato nel mese di giugno.

 

Siamo orgogliosi di avere il Consorzio di tutela vini DOC Cirò e Melissa tra i sostenitori del concorso Miglior Enotecario d’Italia.

Il Consorzio Vino Chianti Classico sostiene il Concorso Miglior Enotecario d'Italia

Il Consorzio Vino Chianti Classico è uno dei prestigiosi sponsor che sostengono il Concorso Miglior Enotecario d’Italia 2023, che ringraziamo per il rinnovato supporto!

Il Consorzio Vino Chianti Classico

È la prima associazione di produttori nata in Italia.  Dalla sua fondazione, nel lontano 1924, si occupa della tutela, della vigilanza e della valorizzazione della denominazione Chianti Classico. Oggi il Consorzio rappresenta circa il 96% dei produttori della DOCG e si conferma uno dei principali referenti delle istituzioni nazionali e comunitarie per il settore vitivinicolo.

Il territorio del Chianti Classico ha come capitali le città di Firenze e Siena e le sue terre si estendono proprio a cavallo tra le due province, su circa 70.000 ettari. In un territorio perlopiù coperto da boschi, che rappresentano circa il 65% della superficie totale, oggi ben il 52,5% della superficie vitata è certificata bio!

I numeri del Chianti Classico

  • Oggi il Consorzio ha 482 soci, di cui 345 imbottigliatori.
  • La superficie vitata della Denominazione è di circa 10.000 ettari, di cui 7.000 iscritti all’albo del Chianti Classico.
  • La produzione media annua di bottiglie negli ultimi 10 anni è stata tra i 35 e i 38 milioni

Le Unità Geografiche Aggiuntive

Il Consorzio sta lavorando per l’introduzione in etichetta delle Unità Geografiche Aggiuntive (UGA) in etichetta, sulla tipologia Chianti Classico Gran Selezione. La menzione UGA è l’indicazione in etichetta del luogo specifico dei vigneti da cui viene prodotto il vino. Si tratta di un progetto destinato ad ampliarsi negli anni a venire, pensato come un’eredità per le generazioni future, con l’obiettivo principale di valorizzare sempre di più la relazione vino-uomo-territorio.

Siamo orgogliosi di avere il Consorzio Vino Chianti Classico tra i sostenitori del concorso Miglior Enotecario d’Italia. Invitiamo tutti gli enotecari di questa storica Denominazione a iscriversi  al Concorso, tramite il modulo in homepage.

 

Consorzio di tutela vini Friuli Colli Orientali sostiene il Concorso Miglior Enotecario d'Italia

Il Consorzio Tutela vini Friuli Colli Orientali e Ramandolo è uno dei prestigiosi sponsor che sostengono il Concorso Miglior Enotecario d’Italia 2023, che ringraziamo per il rinnovato supporto!

Consorzio Tutela vini Friuli Colli Orientali

Il Consorzio Friuli Colli Orientali e Ramandolo nasce nel 1970 e rappresenta una superficie vitata di 1956 ettari per quasi 8 milioni di bottiglie prodotte. Il territorio si adagia nella parte orientale del Friuli nell’ex provincia di Udine in 15 comuni tra Tarcento e Corno di Rosazzo, con 5 sottozone (Refosco di Faedis, Cialla, Schioppettino di Prepotto, Ribolla Gialla e Pignolo di Rosazzo) e 3 DOCG (Colli Orientali del Friuli Picolit, Rosazzo e Ramandolo).

La Tasting Academy

Da ormai 15 anni il Consorzio si occupa della pubblicazione della Relazione Tecnica “Le Stagioni e le Uve” (scaricabili in PDF seguendo il link), un compendio unico della produzione dei Colli Orientali che contiene uno studio approfondito di tutto ciò che accade in vigneto stagione per stagione.

Il lavoro di mappatura delle vigne trova il suo compimento nella Tasting Academy del Consorzio, struttura unica in Italia che permette la degustazione abbinata alle informazioni dettagliate di migliaia di vigneti. La Tasting Academy è un luogo pensato per la formazione e per l’approfondimento oggettivo di ogni aspetto dei vini e delle caratteristiche del territorio.

Le sottozone

I Colli Orientali sono l’unica DOC della Regione che al suo interno annovera le sottozone:

  • Refosco di Faedis
  • Ribolla Gialla di Rosazzo
  • Pignolo di Rosazzo
  • Cialla
  • Schioppettino di Prepotto)

e le DOCG

  • Ramandolo
  • Rosazzo
  • Colli orientali del Friuli Picolit

Inoltre, dalla vendemmia 2023 verrà presentata una nuova sottozona: Savorgnano, che proporrà il Savorgnano bianco (80\90% Friulano, 10\20% Picolit secco).

Il 50^ anniversario del Consorzio Friuli Colli Orientali

Nel 2023 il Consorzio recupererà i festeggiamenti del 50° anniversario con una serie di eventi sul territorio e in Italia che culmineranno a luglio… seguiteli per avere tutte le informazioni!

 

Siamo orgogliosi di avere il Consorzio Tutela vini Friuli Colli Orientali tra i sostenitori del concorso Miglior Enotecario d’Italia. Invitiamo tutti gli enotecari di questa provincia a iscriversi  al Concorso, tramite il modulo in homepage.

 

Il Consorzio di Tutela vini del Trentino sostiene il Concorso Miglior Enotecario d'Italia

Il Consorzio Tutela vini del Trentino è uno dei prestigiosi sponsor che sostengono il Concorso Miglior Enotecario d’Italia 2023, che ringraziamo per il rinnovato supporto!

Consorzio Tutela vini del Trentino

Il Consorzio Vini del Trentino nasce per tutelare e promuovere il mondo della viticoltura trentina. Riunisce e rappresenta oltre il 90% dei produttori del territorio e lavora per salvaguardare le denominazioni di origine e promuovere le eccellenze trentine in Italia e nel resto del mondo, attraverso la comunicazione di una comune identità costruita nel rispetto delle differenze delle tante anime che lo compongono.

Dal lago di Garda alle terrazze della Valle di Cembra, la vite è il carattere distintivo del paesaggio trentino, dando origine a 5 DOC e 2 IGT a tutelare l’identità di un territorio e della tipicità e peculiarità del vino prodotto. ​​ Per il Consorzio Vini del Trentino, tutela delle produzioni enologiche significa anche impegno nel garantire sostenibilità dal punto di vista ambientale, consci che il patrimonio più grande e significativo della nostra terra sia proprio la natura che si manifesta nella sua straordinaria bellezza, dalle rive dei tanti laghi che popolano la provincia alle straordinarie pianure vitate, dalle affascinanti colline della città e delle valli alle imponenti montagne che abbracciano il territorio con la loro maestosità.

I numeri del Consorzio Tutela vini del Trentino

La superficie vitata in Trentino è di oltre 10 mila ettari, di cui il 69% è costituito da tre varietà bianche:

  • Pinot grigio (35,4%)
  • Chardonnay (24,9%)
  • Müller Thurgau (9,0%)

Le principali varietà a bacca nera sono invece risultate nell’ordine:

  • Teroldego (7,4%)
  • Merlot (5,4%)
  • Pinot nero (2,5%)
  • Lagrein (2,3%)
  • Marzemino (2,2%).

Bilancio di sostenibilità

Il Consorzio di Tutela vini del Trentino  nel 2021 ha realizzato il primo Bilancio di Sostenibilità nel settore vitivinicolo. Un risultato storico che parte da lontano: un percorso in grado di rappresentare un unicum a livello nazionale e di coinvolgere tutti i players della filiera vitivinicola trentina.

Frutto di un lavoro di squadra e di un cammino lungo e complesso, il progetto ha coinvolto 91 aziende socie, 15 cantine cooperative, più di 6.000 viticoltori e molteplici stakeholder del territorio.

Il Bilancio di Sostenibilità rappresenta uno strumento di rendicontazione che, valutando con un approccio integrato le tre dimensioni della sostenibilità, segue i principi della Responsabilità Sociale d’Impresa (RSI), comunica a tutte le parti interessate gli impatti generati su economia, società ed ambiente.

Gli aspetti emersi come prioritari sono:

  1. salvaguardia della bellezza e difesa paesaggistica;
  2. qualità e sicurezza delle produzioni vitivinicole;
  3. rafforzamento dell’identità e dell’immagine della viticoltura trentina;
  4. creazione di valore per i Soci e per le loro produzioni;
  5. formazione, assistenza tecnica e sensibilizzazione dei Soci produttori nonché riduzione dell’uso dei fitofarmaci.

Su queste cinque aree si basa la pianificazione del Consorzio per una crescita durevole e sostenibile della viticoltura trentina.

È possibile richiedere una copia del Bilancio di Sostenibilità tramite il sito del Consorzio.

 

Siamo orgogliosi di avere il Consorzio Tutela vini del Trentino tra i sostenitori del concorso Miglior Enotecario d’Italia. Invitiamo tutti gli enotecari di questa provincia a iscriversi  al Concorso, tramite il modulo in homepage.

 

Il Consorzio vino Toscana sostiene il Concorso Miglior Enotecario d’Italia

Il Consorzio vino Toscana è uno dei prestigiosi sponsor che sostengono il Concorso Miglior Enotecario d’Italia 2023, confermando il supporto già dato durante la scorsa edizione. Conosciamolo un po’ più da vicino!

Consorzio vino Toscana

ll C.onsorzio si occupa della gestione, tutela, promozione e valorizzazione, informazione del consumatore e cura generale degli interessi del vino Toscana a Indicazione Geografica Tipica (IGT).

La realtà del vino Toscana IGT ha visto la nascita e lo sviluppo di vini di grande qualità e rilievo mondiale, associati al fascino del patrimonio storico e culturale della regione Toscana. Il vino Toscana IGT è al secondo posto in termini di produzione media annua in Toscana.

I numeri del vino Toscana IGT

  • La superficie media annua di vigneto coltivato a Toscana IGT è di 12.500 ettari, e conta per il 27% sulla totale produzione di vino in Toscana, con 1400 imbottigliatori e 93 milioni di bottiglie mediamente prodotte all’anno.
  • Gli attuali soci del Consorzio Vino Toscana attualmente rappresentano il 59% circa della produzione.

L’attività del Consorzio

Negli ultimi due anni il Consorzio si è mosso contro quei soggetti che intendono registrare marchi che in qualche modo fanno riferimento a Toscana per le produzioni vitivinicole, e in particolare ha fatto ritirare la registrazione di: “Toscania”, “Toscanello”, “Donna Toscana”, “Toscanotto”, “Tuscan tree” (in Inghilterra), “Toscanino”, “I’Toscanone”, “Etichetta Toscana”, “Toscana Cordobesa” (in Spagna), “Bella Toscana” (in Brasile), “Tenimenti in Toscana”, “Toscanizzazione” (in Polonia).

 

Siamo orgogliosi di avere il Consorzio Tutela vino Toscana tra i sostenitori del concorso Miglior Enotecario d’Italia. Invitiamo tutti gli enotecari di quest’area a iscriversi  al Concorso, tramite il modulo in homepage.

 

secondo webinar champagne formazione per enotecari

Tutto pronto per il secondo webinar di formazione a cura del  Comité Champagne, uno dei prestigiosi partner del Concorso Miglior Enotecario d’Italia. Il webinar è aperto a tutti gli enotecari interessati, anche non ancora iscritti al Concorso. (Vi ricordiamo che per iscriversi al Concorso c’è tempo fino al 28 Febbraio!)

Si tratta occasioni di approfondimento che danno a tutti l’opportunità di confrontarsi con i formatori del Comité ponendo domande, colmando lacune, sciogliendo dubbi.

I temi affrontati nei due webinar verranno poi ripresi dal vivo durante lo stage a Epernay messo a disposizione dallo stesso Comitè per tutti i 6 finalisti del Concorso Miglior Enotecario d’Italia (a questo link i finalisti della scorsa edizione raccontano la propria esperienza).

Il primo webinar si è svolto il 1^ Febbraio, mentre il secondo, dal titolo “Champagne: dall’assemblaggio agli abbinamenti, parte II” si svolgerà mercoledì 15 Febbraio alle ore 11 via Zoom.

Il relatore Leonardo Taddei, Ambasciatore dello Champagne per l’Italia 2008, si concentrerà su gamma e abbinamenti.

Il link per iscriversi a questo esclusivo appuntamento è disponibile qui.

 

Il Consorzio Tutela Vini Collio sostiene il Concorso Miglior Enotecario d’Italia

Il Consorzio Tutela Vini Collio è uno dei prestigiosi sponsor che sostengono il Concorso Miglior Enotecario d’Italia 2023, una new-entry rispetto alla scorsa edizione. Conosciamolo un po’ più da vicino!

Consorzio Tutela Vini Collio

Il Consorzio Tutela Vini Collio nasce nel 1964, uno dei primi in Italia, grazie alla lungimiranza del Conte Sigismondo Douglas Attems con il desiderio di riunire in forma aggregata tutti i piccoli produttori dei vini di eccellenza della zona; nel 1968 viene riconosciuta la DOC Collio, terza denominazione ad essere riconosciuta in Italia.

Oggi, dopo quasi 60 anni di percorso, il ruolo del Consorzio è in parte cambiato. Un tempo l’universo di riferimento era l’Italia, ora sempre più si punta alla promozione e ai mercati internazionali. Le aziende sono cresciute, si sono arricchite di sapere, competenze, tecnologia; i figli dei vecchi contadini sono agronomi ed enologi e l’impegno è verso la sostenibilità ambientale, la sperimentazione vinicola e la ricerca.

I numeri del Consorzio Tutela Vini Collio

  • Oggi il Consorzio rappresenta 270 aziende, tra viticoltori, vinificatori e imbottigliatori.
  • L’areale conta circa 1300 ettari vitati, di cui le varietà più coltivate sono: Pinot Grigio (24%), Sauvignon (18%), Friulano (15%), Ribolla Gialla (11%).
  • Nel 2022 sono stati prodotti circa 7 milioni di bottiglie, un +3% rispetto al 2021.

Una curiosità sui vini del Collio

La viticoltura nel Collio ha origini antichissime, risalenti all’epoca romana; si narra che la produzione dei vini intorno alla metà del terzo secolo d.C. fosse così diffusa da consentire all’imperatore Massimino, proveniente dalla Tracia e diretto all’assedio di Aquileia, di requisire nel Collio una quantità di botti e tini tale da ricavare legname sufficiente a costruire un ponte sull’Isonzo, alla Mainizza presso Gorizia, per il transito delle sue legioni.

Enjoy YOUR Collio Experience

Nel 2023 il Consorzio Tutela Vini Collio proporrà nuovamente un evento rivolto al grande pubblico di appassionati: Enjoy YOUR Collio Experience 2023! L’evento si svolgerà su due weekend del mese di maggio, e sarà l’occasione per i winelovers per scoprire il territorio, degustare i vini ed incontrare i produttori attraverso esperienze itineranti in cantina, nei ristoranti ed all’interno dei luoghi di interesse del Collio, come:laboratori di degustazione con percorsi sensoriali, bike tour tra i vigneti con degustazione di vini e prodotti locali, cena con i produttori. Da non perdere!

 

Siamo orgogliosi di avere il Consorzio Tutela Vini Collio tra i sostenitori del concorso Miglior Enotecario d’Italia. Invitiamo tutti gli enotecari di questa Denominazione a iscriversi  al Concorso, tramite il modulo in homepage.

 

webinar di formazione sullo Champagne per enotecari

Nelle mattinate dell’1 e del 15 Febbraio, il Comité Champagne organizzerà due webinar di approfondimento, aperti agli iscritti al Concorso Miglior Enotecario d’Italia e a tutti gli enotecari interessati al Concorso, che avranno l’opportunità di confrontarsi con i formatori del Comité ponendo domande, colmando lacune, sciogliendo dubbi.

I temi affrontati nei due webinar saranno poi ripresi dal vivo durante lo stage a Epernay messo a disposizione dal Comitè per tutti i 6 finalisti del Concorso (a questo link i finalisti della scorsa edizione raccontano la propria esperienza).

Il primo dei due webinar “Champagne: dall’assemblaggio agli abbinamenti, parte I” si svolgerà mercoledì 1 Febbraio alle ore 11 via Zoom.

Il relatore Bernardo Conticelli, Ambasciatore dello Champagne per l’Italia 2015, si concentrerà sul metodo di elaborazione.

Il link per iscriversi a questo esclusivo appuntamento è disponibile qui.

 

Miglior Enotecario d'Italia 2023 le iscrizioni sono aperte

Dopo il grande riscontro registrato dalla prima edizione, inizia il concorso Miglior Enotecario d’Italia edizione 2023

Cos’è il Concorso Miglior Enotecario d’Italia

Il contest, ideato nel 2021 dall’AEPI, l’Associazione Enotecari Professionisti Italiani gode del Patrocinio del Ministero delle Politiche Agricole, Alimentari e Forestali (Mipaaf) ed è realizzato con la collaborazione di Vinarius Associazione Enoteche Italiane

Iniziative come questa ci aiutano a ribadire l’importanza della filiera e la sua centralità. In un percorso che parte dal produttore e arriva al consumatore finale, è giusto valorizzare chi garantisce e diffonde la qualità del prodotto” ha commentato il Ministro Francesco Lollobrigida, intervenuto per un cenno di saluto.

È la prima iniziativa che a livello nazionale accende la competizione all’interno della categoria rendendo merito all’eccellenza e alla professionalità dell’enotecario. Una figura che negli anni è evoluta nelle mansioni e nelle responsabilità acquisendo un ruolo sempre più importante all’interno del negozio e della sala e diventando un punto di riferimento assoluto per il cliente finale.  

Conoscenza del prodotto che si estende alla capacità di proporlo e alla sensibilità nell’abbinarlo, ma anche predisposizione all’ascolto, attitudine al dialogo, creatività ed inventiva nel mantenere il rapporto diretto sia con il consumatore sia con l’azienda produttrice: un bravo enotecario deve essere in grado di fare, e sapere, molte cose. Solo così può adempiere a quel suo ruolo di ambasciatore del vino e della bevanda alcolica in generale a cui il Concorso fa riferimento” ha spiegato Francesco Bonfio, Presidente AEPI, nel corso della conferenza stampa di presentazione svoltasi questa mattina nella Sala Cavour del Mipaaf.L’enotecario è una figura che necessita di una nuova e più consapevole attenzione mediatica e merita un riconoscimento per il ruolo che riveste nella filiera del vino e dell’agroalimentare” ha ricordato. 

Il Ministro Lollobrigida alla presentazione del Concorso Miglior Enotecario d'Italia 2023

L’edizione 2023 del Concorso Miglior Enotecario d’Italia

Il contest è aperto sia agli enotecari operanti nelle bottiglierie, dove viene proposta la vendita per asporto, sia ai professionisti che lavorano all’interno di mescite (winebar) dove è previsto il servizio. A ciascuna tipologia corrisponde una sezione iscrizione a cui possono accedere titolari, consulenti, collaboratori e liberi professionisti. Conditio sine qua non è che ciascun aspirante sia operativo al momento dell’iscrizione. 

Due i premi speciali in gara: il Miglior Enotecario d’Italia UNDER30 con cui il progetto desidera stimolare e gratificare i giovani che hanno scelto di intraprendere la professione e il Miglior Enotecario d’Italia all’Estero con cui si vuole rendere omaggio all’Italiano che per vari motivi esercita al di fuori della Nazione.

Le iscrizioni si aprono oggi e chiuderanno nel mese di febbraio per poi dare vita al primo processo di selezione, a carico della giuria, e alle due prove tecniche che sarà necessario superare per decretare i finalisti. 

Ciascuna prova sarà giudicata da una giuria di esperti presieduta anche quest’anno da Stefano Caffarri, comunicatore e importante riferimento dell’intero settore enogastronomico italiano. 

Il Concorso Miglior Enotecario d’Italia rappresenta anche una esclusiva occasione di crescita professionale. In qualità di formatore sarà presente il prestigioso Comité de Champagne che per il secondo anno consecutivo offre, ai finalisti del Concorso, la possibilità di vivere un’esclusiva full-immersion di quattro giorni a Epernay. Annunciato anche un secondo storico ed eccezionale partner, di matrice italiana, il cui nome verrà svelato prossimamente. 

Gli sponsor

A confermare il valore dell’iniziativa è anche il grande sostegno dei Consorzi che hanno scelto di aderire a questa seconda edizione del Concorso in qualità di sponsor: Consorzio Vini doc delle Venezie, Consorzio di Tutela Vini del Trentino, Consorzio Vino Toscana, Consorzio di Tutela Vini d.o.c. Cirò e Melissa, Consorzio Vino Chianti Classico, Consorzio Tutela Vini Friuli Colli Orientali Ramandolo, Consorzio Tutela Vini Collio.

 

Le candidature all’edizione 2023 del Concorso sono state ufficialmente aperte.

Ci si iscrive qui.