Stage a Barolo: i commenti dei finalisti sul viaggio studio

finalisti Concorso Miglior Enotecario d'Italia 2024 a Barolo

I commenti dei sei finalisti del Concorso Miglior Enotecario d’Italia, dopo i giorni di formazione a Barolo e dintorni, ospiti del’Enoteca Regionale del Barolo

 

finalisti allo stage di barolo 2024

Finalisti in vigneto con Edmondo Bonelli – photo credit Cristiana Grimaldi

Dal 17 al 21 Marzo, i sei finalisti del Concorso sono stati ospiti dell’Enoteca Regionale del Barolo per un viaggio di studio e approfondimento sul Barolo e su una selezione di prodotti locali d’eccellenza. Lo stage a Barolo è il primo dei due previsti per i finalisti dell’edizione 2024, il secondo si terrà il prossimo autunno in Champagne.

I finalisti 2024 sono tutti molto giovani (si va dai 28 ai 35 anni), e hanno creato un’atmosfera dinamica e appassionata, di cui hanno beneficiato sia loro stessi, in quanto protagonisti, sia i diversi esperti e operatori che li hanno incontrati durante il viaggio. In contrasto con i dati che ci danno un ritratto in cui le “nuove generazioni” sono poco interessate al vino, l’entusiasmo di sei enotecari professionisti intorno ai trent’anni fa vedere come questa professione possa essere strategica in un mondo del vino che cerca di essere meno elitario e stantio.

Questo il commento di Cristiana Grimaldi, direttrice dell’Enoteca Regionale del Barolo: “La chiave del successo in ambito professionale è riuscire a comunicare la passione per il proprio lavoro… e in questi pochi giorni in cui ho avuto l’onore di essere la loro ombra ho colto l’entusiasmo e la professionalità che animano ognuno dei 6 finalisti e ne sono stata affascinata. È stata un’incredibile occasione di accrescimento anche per me”

Il programma dello stage a Barolo

La parte didattica dello stage si è aperta con un seminario tecnico a cura di Edmondo Bonelli, dedicato alle caratteristiche geologiche e pedoclimatiche dell’area, introducendo quindi le MGA del Barolo, sia dal punto di vista della storia e della descrizione delle singole zone, sia dal punto di vista degustativo, con l’assaggio di microvinificazioni di singole MGA. Ne è seguita una degustazione narrata a cura di Cristiana Grimaldi e Sandro Minella, con tre esempi di Barolo DOCG 2019 di tre produttori e tre MGA differenti, per comprendere meglio le diversità interne all’area.

Durante le giornate di stage i finalisti hanno potuto anche visitare alcuni piccoli musei locali, come il Museo del Cavatappi,  il Wi.Mu. Museo del vino, entrambi a Barolo e il Mu.de.t, Museo del Tartufo di Alba.

La parte didattica del secondo giorno ha visto tour delle MGA e degustazione di approfondimento di 6 Bussia “in verticale”, con annate e stili a confronto.

La visione enogastronomica del territorio, oltre alle competenze sul Barolo, è stata integrata e completata da un approfondimento su Langhe DOC NAS-CËTTA del comune di Novello e da tre eccellenze piemontesi: Nocciola del Piemonte IGP, Murazzano DOP, Crudo di Cuneo DOP, con visite alle sedi di produzione.

Infine, tutte le cene e i momenti di condivisione sono state ulteriori occasioni di assaggio e confronto su vini e abbinamenti con la cucina locale.

Per raccontare al meglio questa meravigliosa esperienza di formazione e condivisione, vi lasciamo alle loro parole.

I commenti dei finalisti sul viaggio studio a Barolo

degustazione Barolo durante lo stage di approfondimento

Degustazione di Barolo – photo credit Cristiana Grimaldi

Daniele Liurni, Roma, Enoteca Krasì

La soddisfazione di aver raggiunto la Finale per la seconda volta di seguito è stata accompagnata da quella di aver potuto visitare le Langhe in maniera innovativa, realizzando meglio che il vino non è il solo protagonista ma è uno dei tanti attori della filiera enogastronomica della regione.
Prendere spunto riportando questo approccio alle aree vitivinicole del nostro Paese, mi ha fatto capire che non può esserci giusta comunicazione e vendita del vino se non calandolo in un più ampio contesto culturale e sociale, oltre che economico.
Siamo passati da piccole realtà di coltivatori e trasformatori della Nocciola Tonda Gentile del Piemonte, a più grandi salumifici che cercano la loro strada nel vasto e competitivo mercato del prosciutto crudo, passando per la tenacia e la perseveranza di chi alleva 300 degli ultimi 1500 esemplari rimasti di pecora delle Langhe per produrre il Murazzano, la più piccola DOP casearia del Piemonte.
In un fazzoletto di terra che ha conosciuto guerra e miseria, fame e contrasti, e che oggi è invece avvolto dal benessere e da una fama di livello mondiale, c’è ancora un mondo di persone in lotta con la quotidianità della vita agricola e delle sue difficoltà e sotto uno strato superficiale di successi adamantini si nasconde la profonda e continua attitudine al sacrificio della gente che popola le colline di Langa.
Fiero di esserne stato testimone.
Il gruppo è stato fantastico, tutti ragazzi giovani molto appassionati e curiosi, di ottima attitudine! Mi fanno sentire un po’ responsabile come vecchietto del gruppo e mi rendo conto che il futuro del vino con loro è in ottime mani.
stage a barolo seminario con degustazione

Seminario con degustazione – photo credits Cristiana Grimaldi

Mattia Manganaro, Brescia, Biesse Wine 

Sicuramente quando senti parlare di Piemonte tante volte la gente collega solamente Barolo e Barbaresco. Invece attraverso questo stage abbiamo potuto sentire la campana di tante altre forze di questo territorio che silenziosamente lavorano sodo per selezionare prodotti eccezionali e sorprendenti.
Naturalmente il tutto condito da degustazioni e lezioni veramente accattivanti e molto curiose su temi unici.
Un ringraziamento va decisamente a chi ha reso tutto questo possibile ovvero il Concorso e gli operatori  che hanno condiviso con noi questi giorni fantastici.
Infine non posso non citare gli altri finalisti, che hanno reso ogni chiacchierata, degustazione e cena veramente eccezionale.

Visita al prosciuttificio “Carni Dock” con G.B. TESTA, Direttore del Consorzio di Tutela e Promozione del Crudo di Cuneo – photo credit Stefano Caffarri

Silvia Angelozzi, Alba Adriatica, Bellariva Bistrot

Ricordo perfettamente che durante la prova orale della scorsa edizione del concorso, mi venne chiesto quale fosse la mia regione preferita, e io risposi senza dubbio, il Piemonte!

Avere avuto la possibilità di approfondire il mondo del Barolo, della Nas-Cëtta e delle tipicità gastronomiche locali, era l’esperienza migliore che potesse capitarmi, proprio per il desiderio e il legame con la regione Piemonte!
Grazie al preziosissimo lavoro di tutto lo Staff dell’Enoteca Regionale del Barolo, degli enti promotori di Nascetta di Novello, Nocciola del Piemonte IGP con Corilanga, Murazzano DOP con l’Azienda Agricola Abate e il consorzio Crudo di Cuneo DOP, abbiamo vissuto con i colleghi finalisti, giorni intensi e pieni, di confronto e di approfondimento tecnico, senza mai abbandonare il lato storico ed empatico di questa meravigliosa regione!
Grazie infinite all’organizzazione del Concorso per aver reso possibile tutto questo!

Due dei Barolo degustati – photo credit Stefano Caffarri

Diletta Landozzi, Siena, Enoteca Il Battistero

Questi giorni a Barolo sono stati intensi, ricchi di confronto costruttivo. Siamo stati accolti come in famiglia dai professionisti che ci hanno aperto le porte delle loro aziende.
Un viaggio liquido indimenticabile con un team fortissimo!

Eccellenze di Langa – photo credit Stefano Caffarri

Nicola Prestini, Dello, Enoteca Tapporaso

Uno stage incredibile. Tre giorni e mezzo di valore inestimabile.
Siamo stati fortunatissimi ad avere come ombra Cristiana che ci ha mostrato la sua Langa con gentilezza e professionalità.
I contenuti affrontati sono stati ricchi e concentrati ma alleggeriti grazie ai rapporti che si sono creati con gli altri colleghi stupendi!
Bellissime persone, spunti tecnici e pratici e molto concreti. Queste sono le cose che mi porto a casa.

Nas-cëtta_Lab a cura di Federico Moznich – photo credit Stefano Caffarri

Lorenzo Longhi, Milano, Cantine Isola

Esperienza per me di grande respiro langarolo, autentico nell’espressione dei vini ma ancor di più percepito nell’animo degli abitanti della Langa. L’Enoteca Regionale del Barolo, personificata in Cristiana, ci ha offerto in primis un percorso didattico dettagliato della denominazione attraverso delle figure professionali di riferimento del territorio, da cui personalmente ho appreso dei concetti essenziali e di ampia visione del Barolo.
Mi ha riempito di gioia conoscere realtà produttive altrettanto storiche e di lunga tradizione che parallelamente alla viticoltura contribuiscono come eccellenze ad elevare il territorio, come il Murazzano DOP, la Nocciola Piemonte IGP e il Prosciutto di Cuneo DOP; nell’arco di qualche giorno si è creato un forte legame tra di noi e credo sarà duraturo nel tempo.
Più che un ringraziamento vorrei fare una lode ai miei compagni di viaggio, condividiamo una passione viscerale per il vino e per l’Italia di cui siamo tanto orgogliosi ma questa potrebbe quasi risultare un’ovvietà visto il contesto professionale. Ho vissuto una piccola porzione di vita in un tempo compresso, la gioia e l’entusiasmo dei miei compagni mi ha contagiato e mi sono sentito in famiglia.
Come in ogni viaggio lo si sogna prima che avvenga, si hanno delle aspettative e non si sa mai cosa potrà accadere, poi lo vivi e hai la possibilità di innamorarti delle persone e dei luoghi per poi ricordarlo a lungo nel tempo sperando di poter vivere ancora le stesse emozioni. Presto per nostra fortuna ci aspetta una nuova esperienza e non vediamo l’ora di partire.