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Intervista a Silvia Angelozzi, vincitrice del premio Miglior Enotecario d’Italia 2023

Intervista Silvia Angelozzi vincitrice Miglior Enotecario d'Italia 2023

Silvia Angelozzi ha 33 anni e gestisce l’enoteca – bistrot Bellariva di Alba Adriatica, in provincia di Teramo, insieme alla sua famiglia, che ha intrapreso questa attività dal 1992. I genitori lavorano in cucina mentre lei si occupa della sala e della mescita.

Ha vinto il premio Miglior Enotecario d’Italia 2023 per la categoria Enoteche con mescita, qui la sua intervista sul suo lavoro e sul premio ricevuto.

Silvia Angelozzi durante la finale Miglior Enotecario d'Italia 2023

Silvia Angelozzi durante le prove della finale

INTERVISTA A SILVIA ANGELOZZI, VINCITRICE PER LA CATEGORIA MESCITA

Un commento a freddo sulla tua vittoria, dato che ormai è passata qualche settimana.

Esperienza magistrale, posso ricordare ancora attimo per attimo ogni emozione vissuta, tutto avrei creduto, ma non immaginavo di essere la migliore in Italia!
E soprattutto ho imparato a conservare accanto a me chi trasforma il peso della mia ambizione in coraggio, e finalmente mi guardo allo specchio, sorrido mi emoziono perché per una volta non sono stata solo fortunata, sono stata Brava.

Dell’esperienza con i colleghi finalisti abbiamo già parlato in un’intervista precedente alla consegna del premio (che è  già su Instagram), quindi qui vorremmo parlare un po’ più di te e del tuo lavoro. Perchè hai scelto di intraprendere proprio questa professione?

Il motore trainante della scelta del mestiere che volevo fare da grande, è stato mio papà: appassionato di vino da sempre, del bere bene in generale e del mangiare, super curioso e dinamico. Grazie a lui ho capito quanti contatti umani può sviluppare il nostro lavoro, quante opportunità e quante scoperte, di popoli e territori sono possibili grazie ad un bicchiere di vino.
Ha reso la mia professione possibile grazie all’interesse e alla serietà con il quale ci si avvicina e si cresce, spronandomi e assicurandomi che comunque vada, abbiamo fatto un’esperienza.
Silvia Angelozzi durante la premiazione Miglior Enotecario d'Italia 2023

La gioia di Angelozzi dopo l’annuncio della vittoria

Quali sono le sfide di ogni giorno per chi fa il tuo lavoro?

Le difficoltà sono rappresentate da un pubblico che spesso insegue mode e tendenze, soprattutto dettate dai social, insieme a dati e statistiche che fanno perdere il lato romantico a questo settore. Sicuramente il vino rappresenta numeri e tanti, ma anche capacità sociali e aggregative uniche. Le persone dovrebbero abbattere molti muri del pregiudizio, scoprire nuovi territori e nuove scuole di pensiero, valutare solo dopo aver assaggiato. Meglio dire “non mi piace”, che “ancora non lo provo”.

Come ti prendi cura della tua formazione personale? Oltre ad esserti iscritta al Concorso, naturalmente. 

Ogni occasione è buona per parlare di vino!
Corsi di formazione, riunioni, incontri tramite gli agenti, fiere, cataloghi (cartacei li conservo sempre tutti) e colleghi, che mi informano e con i quali condivido le esperienze di crescita.
Social, pagine dedicate, faccio in modo di essere sempre presente.
Libri di testo, di qualsiasi edizione, traggo sempre notizie interessanti!
Silvia Angelozzi degustazione alla finale Miglior Enotecario d'Italia 2023

Ritratto di Angelozzi in degustazione durante le prove della finale

Studiare tanto: è questo un consiglio che daresti a dei giovani che vogliono intraprendere questa carriera?

I giovani devono essere coraggiosi, pronti a investire tempo e dedizione in quello che sicuramente è il mestiere più bello del mondo. Devono imparare l’arte della pazienza e nutrirsi costantemente di curiosità nei confronti di questo settore.
Soprattutto, fidarsi ciecamente di stessi, ma mai sentirsi arrivati.

E un suggerimento invece per la prossima edizione del Concorso?

Suggerimenti, vediamo un po’.. Non credo di poter consigliare niente che non sia stato già fatto. Siamo stati coccolati e accuditi, non potevo personalmente chiedere di meglio!
Forse di farla durare di più, talmente bella  come esperienza che volevo non finisse mai!
Ecco, magari organizzare incontri anche dopo il concorso, giusto per non perdere l’abitudine a crescere insieme!
Premio Miglior Enotecario d'Italia 2023 nell'enoteca di Angelozzi

Il premio esposto al Bellariva bistrot

Complimentandoci ancora con Silvia per la vittoria, la ringraziamo per la disponibilità a questa intervista.