Stefano Caffarri è il presidente di Giuria del Concorso Miglior Enotecario d’Italia

Stefano Caffarri è il presidente di Giuria per il Concorso Miglior Enodecario d’Italia. Caffarri si occupa di comunicazione in campo enogastronomico nella più ampia delle accezioni. Impegnato nel racconto del cibo e del vino fino dagli inizi del millennio con un blog personale, ha poi assunto prima la direzione editoriale poi quella dei progetti speciali al Cucchiaio d’Argento fino al 2018. Da allora segue numerosi progetti con una propria realtà. Scrive per Il Gusto di Repubblica, Spirito Divino, Vivere di Gusto e per il proprio sito.

Da vent’anni scrive di ristoranti, di prodotti, di vino, di produttori, di luoghi, di persone, fotografa e cucina. Partecipa a eventi come conduttore, relatore e docente, ed ha scritto una quindicina di volumi a tema enograstronomico.

Gli abbiamo rivolto tre domande sulla sua visione del Concorso, e della figura dell’Enotecario nella realtà italiana:

Perchè un concorso dedicato alla figura dell’enotecario, oggi?

L’enotecario è un professionista che mette a disposizione degli appassionati e dei consumatori il valore aggiunto di competenza e sensibilità, oltre ad una serie di caratteristiche peculiari del mestiere: accoglienza, ascolto, consulenza. Per questo identificare e valorizzare chi meglio interpreta questa visione ideale ci è parso importante.

Quali caratteristiche, competenze e valori non possono mancare, nel Miglior Enotecario d’Italia?

Pare ovvio, e lo è, una solida base culturale in tema enologico. Ma a fianco della competenza tecnica ritengo sia indispensabile una visione d’insieme delle tendenze di mercato, dell’uso delle nuove tecnologie e ultima ma non minore, una potente capacità di gestione del colloquio sia con il cliente che con i fornitori.

Come vede il futuro dell’enoteca?

A costo di ripetermi, ponendo l’accento sul valore aggiunto dell’enotecario professionale. La vendita on line è un serio concorrente per un “porgitore di etichette”, ma non potrà competere con una figura di spessore umano capace di interpretare al meglio l’umore e l’esigenza del cliente che si affaccia alla sua porta, ma anche di mettere in atto tutte le attività necessarie ad attrarlo nella nostra complessa epoca.

 

La foto copertina è di Alvise Barsanti.