Miglior Enotecario d’Italia 2022: intervista a Luca Sarais

Luca Sarais vincitore miglior enotecario d'Italia 2022 categoria enoteche con mescita

Luca Sarais è il proprietario della storica enoteca Cantine Isola, di via Paolo Sarpi a Milano, che fu della famiglia Isola e che i Sarais hanno in gestione dal 1991.  Ha vinto il premio Miglior Enotecario d’Italia 2022 per la categoria Enoteche con mescita.

Complimenti a un grande professionista che ha avuto l’umiltà di mettersi alla prova e il coraggio di divertirsi facendolo.

LA GALLERY DI ALCUNI MOMENTI DI LUCA SARAIS DURANTE LA FINALE

INTERVISTA A LUCA SARAIS, MIGLIOR ENOTECARIO D’ITALIA 2022 PER LA CATEGORIA ENOTECHE CON MESCITA

Qual è il primo commento sul Concorso Miglior Enotecario d’Italia e sul premio che hai vinto?

É stato un onore parteciparvi e è stato glorioso vincere. Sono molto felice di aver vinto questo premio, è un po’ una consacrazione al lavoro di tanti anni. Ovviamente non è che più lavori più guadagni “punti”, ma tanta passione per tanti anni di fila… beh è una scelta di vita non sempre facile , anche per il tempo che si toglie alla famiglia. Poi le soddisfazioni sul lavoro condivise con clienti, che negli anni sono diventati anche qualcosa di più, e con i collaboratori, danno un tocco in più di umanità a un lavoro che assorbe per tante ore. La fama che si riesce a ottenere nel tempo è frutto di tanti piccoli tasselli.
In più è stato centratissimo il fatto di regalare due stage  bellissimi a tutti i finalisti.  Abbiamo fatto squadra, abbiamo condiviso un’esperienza indimenticabile e costruttiva. Abbiamo creato un bel gruppo. Alla fine, nonostante sia contento del premio ricevuto, ero dispiaciuto che non l’avesse vinto uno dei miei compagni di viaggio.

Il ricordo che rimarrà più indelebile di tutta l’esperienza

É stato molto bello! Così come le persone che abbiamo incontrato in questi due viaggi, persone speciali.

Una cosa che hai imparato, e una cosa inaspettata

A me è piaciuto moltissimo il taglio che è stato dato al Concorso perché non è stata una prova di muscoli, a chi ne sa di più, ma su come mettere a disposizione la propria conoscenza e savoir faire con il cliente, che poi è ciò che sempre mi han insegnato mio padre e la Milly Isola, mia grande maestra. Non ce n’è, nel nostro lavoro avere la passione per il vino  non basta, bisogna saperla diffondere, è una dote, bisogna che il cliente vada sempre via con il sorriso e con la voglia di tornare.
Durante il Concorso, la prova con il venditore , che poi era un vero direttore commerciale, è stata una genialata. Complimenti davvero a chi le ha pensate.

Perché i tuoi colleghi e le tue colleghe dovrebbero iscriversi al prossimo Concorso?

Bisogna trovare il modo che questo premio venga enfatizzato il più possibile affinché alla prossima edizione si iscriva il numero maggiore di colleghi per tutta Italia, perché è stato bellissimo, divertente ma anche stimolante: ogni tanto rimettersi in gioco fa bene, serve  a rimanere con i piedi per terra e a limare alcune lacune che nel tempo si formano perché non ci pensi più o perché le dimentichi.

Cosa pensi di un ipotetico concorso europeo dove tu dovrai partecipare di diritto in rappresentanza dell’Italia?

Una bella sfida. La lingua l’ostacolo che mi sembra più grande, però sarebbe bellissimo.
Sarebbe importante dare delle regole comuni chiare che possano far preparare i partecipanti.

Il premio Miglior Enotecario d’Italia 2022 esposto da Cantine Isola, in via Paolo Sarpi 30 a Milano

Ringraziamo Luca per la professionalità e le belle parole, un esempio per la nostra categoria!