La parola al Consorzio Vino Toscana: tre domande al presidente Cesare Cecchi
Una chiacchierata davanti a un “supertuscan” con Cesare Cecchi, presidente del Consorzio Vino Toscana, uno degli sponsor del Concorso Miglior Enotecario d’Italia.
Abbiamo fatto al presidente Cesare Cecchi tre domande, sul Consorzio che rappresenta e sul ruolo che gli enotecari possono avere nella promozione di una Denominazione:
Cosa ha spinto il Consorzio Vino Toscana a sostenere questo Concorso?
Abbiamo da subito valutato molto positivamente l’iniziativa e deciso rapidamente di essere partner del Concorso. Questo Consorzio ritiene che le enoteche e le enoteche con mescita rivestano un ruolo significativo nel mercato del vino e quindi è importante sostenerne le attività e le iniziative come il Concorso. Molti dei vini Toscana IGT si posizionano nella fascia premium e superpremium del mercato e quindi sono vini che hanno necessità di essere raccontati: in questo senso gli operatori di enoteche e enoteche con mescita svolgono sicuramente un ruolo importante perché operano in sinergia con i produttori.
Come gli Enotecari Professionisti operanti nella vostra Denominazione possono collaborare nella promozione del Territorio?
I vini, specialmente quelli posizionati nelle fasce alte del mercato, hanno bisogno dello storytelling del territorio, dei produttori e delle tipologie dei prodotti. Gli Enotecari Professionisti possono aiutarci conoscendo quanto più a fondo possibile la realtà della Toscana e tutto quanto attiene alla Indicazione Geografica Tipica Toscana. Quindi presenza periodica sul territorio, formazione e contatti con i produttori sono molto importanti affinché gli Enotecari Professionisti possano essere dei veri e propri ambasciatori nei confronti dei consumatori.
Tre aggettivi che un bravo enotecario dovrebbe usare per descrivere la vostra Denominazione
L’Indicazione geografica Tipica Toscana è “completa” perché permette di produrre molte tipologie di vino, “classica” perché si esprime nell’ambito della tradizione produttiva Toscana, “super” perché al suo interno ci sono i cosiddetti supertuscan termine coniato alcuni decenni fa per inquadrare alcuni prodotti i di altissimo livello qualitativo.
Ringraziando il presidente per questa intervista, ricordiamo che trovate tutte le info sul Consorzio Vino Toscana sul sito ufficiale consorziovinotoscana.it