La parola al Consorzio delle Venezie: tre domande al presidente Albino Armani

Albino Armani, presidente Consorzio vini DOC delle Venezie

Una chiacchierata davanti a un calice di Pinot grigio con Albino Armani, presidente del Consorzio vino DOC delle Venezie, uno degli sponsor del Concorso Miglior Enotecario d’Italia.

 

Abbiamo fatto al presidente Albino Armani tre domande, sul Consorzio che rappresenta, sulla promozione delle Denominazione e sulle strategie in campo.

Presidente Armani, perchè il vostro Consorzio ha deciso di sostenere questo Concorso?

È risaputo che la nostra denominazione – ricordiamo la prima a livello nazionale per estensione e la seconda in termini di volumi (raggiungendo oggi quasi 250 milioni di bottiglie/anno e osservando una costante crescita della domanda internazionale) – abbia una vocazione quasi completamente internazionale, destinando circa il 96% della produzione all’estero, dove i paesi trainanti sono USA (circa il 40%), UK (27%), Germania (10%).

Negli ultimi anni sentiamo più forte che mai l’esigenza di avviare un’attività di sostegno anche sul territorio nazionale. Si tratta infatti di porre efficacemente le basi di una notorietà di marca anche e soprattutto in Italia, di cui il Pinot grigio si fa ambasciatore nel mondo. È importante parlare di noi ai nostri connazionali, che troppo spesso non danno il giusto valore e riconoscimento al Pinot grigio, un’uva fantastica, fortemente identitaria del Triveneto, una bandiera del suo territorio d’origine. Quanti consumatori italiani conoscono davvero le caratteristiche, mi permetto di dire uniche, di questa varietà?

Quanti sanno che nel Nordest è prodotto l’85% del Pinot grigio nazionale e ben il 43% di quello mondiale? Quanti conoscono il vero e peculiare colore della sua buccia (grigio, appunto), responsabile del tipico colore “ramato” del vino se vinificato in rosa? Quanti conosco il lavoro quotidiano e diligente che il Consorzio di Tutela Vini DOC delle Venezie da ormai 5 anni porta avanti con successo per cambiare il posizionamento del prodotto in Italia?

Non bisogna più pensare alla vecchia IGT, ma ad una Denominazione d’Origine che porta con sé tutti i valori annessi di certificazione, qualità e tracciabilità.

Sostenere il vostro Concorso ci avvicina a chi il vino non solo lo vende, ma lo racconta al cliente. Sono proprio gli operatori i nostri primi alleati, coloro che ci auguriamo riescano a trasmettere nel calice che servono tutti i nostri valori.

Il territorio della vostra Denominazione geografica è molto ampio. Come intendete muovervi per valorizzarlo, nel rispetto di ambiti geografici molto diversi?

Nel 2021 il Consorzio ha portato avanti una lunga operazione di rebranding proprio per questo: trovare un modo per valorizzare l’ampio territorio della DO nel rispetto di ambiti geografici molto diversi. La DOC delle Venezie ha infatti recentemente presentato (all’ultima edizione di Vinitaly) il risultato di questo lavoro, aprendo un nuovo e ambizioso capitolo che, a tutti gli effetti, la colloca tra le Meraviglie del Made in Italy.

La nuova campagna di comunicazione non solo investe il Pinot grigio delle Venezie del ruolo di garante dell’eccellenza produttiva del Triveneto, ma lo fa diventare il vero e proprio “Sigillo di Meraviglia” (nuovo pay-off, dove “Sigillo” fa riferimento ai valori di certificazione e tracciabilità garantiti dalla fascetta di stato e la “Meraviglia” è il territorio che lo produce). Una veste nuova e completamente ridisegnata che ci aiuterà ad aumentare la reputation del marchio e a presentarci ai mercati (anche in Italia, come si diceva sopra) con un approccio più emozionale e competitivo. La Meraviglia diventa la nuova bandiera della DO.

Grazie a un attento lavoro di riposizionamento, il Consorzio è riuscito ad individuare la narrativa di marca perfetta per descrivere e soprattutto valorizzare non solo la Denominazione d’Origine e il Pinot grigio, ma anche tutto il suo territorio, i suoi produttori, la sua storia e la sua tradizione, celebrando i tratti specifici che caratterizzano tutto l’areale.

Nel nuovo video istituzionale, infatti, un filo virtuale percorre la meravigliosa essenza di un unico grande territorio – fatto di paesaggi, città, vigneti, cantine e convivialità – per convogliarla in un Pinot Grigio di qualità eccellente. Lo spettatore intraprenderà un viaggio emozionante che parte dal Lago di Garda per poi volare sui Colli Berici, sulla Laguna di Venezia, fino ai monti del Trentino, alla Fortezza di Palmanova e al Ponte Vecchio di Verona – per citare alcuni frame – e comprenderà, così, l’unicità del brand delle Venezie e il suo “Sigillo di Meraviglia”. Un Viaggio che dalle origini arriva quindi al consumatore finale, con suggestioni semplici ed essenziali, ma estremamente autentiche.

Tre aggettivi che un bravo enotecario dovrebbe usare per descrivere il Pinot Grigio delle Venezie

Fresco, versatile, identitario

 

Ringraziando il presidente per questa intervista, ricordiamo che trovate tutte le info sul Consorzio delle Venezie sul sito ufficiale dellevenezie.it