I tre finalisti della categoria Bottiglierie Classiche

I tre finalisti della categoria bottiglierie classiche

Conosciamo meglio i Finalisti del Concorso Miglior Enotecario d’Italia

La sfida per i sei posti in finale del Concorso Miglior Enotecario d’Italia si è svolta lo scorso 28 aprile e la giuria, capitanata da Stefano Caffarri, ha scelto i migliori valutando le loro competenze teoriche e tecniche.

I finalisti hanno già iniziato a prepararsi per la prova che li attende il 20 giugno con uno stage di approfondimento a Epernay offerto dal Comitè Champagne. Tutti i loro commenti sull’esperienza si possono leggere qui.

Vi presentiamo i 3 finalisti della categoria Bottiglierie Classiche

 

FILIPPO CARRARETTO

Filippo Carraretto, Enoteca La Mia Cantina, Padova

  • Età: 25
  • Enoteca: La mia Cantina
  • Città: Padova
  • Cosa stapperesti per festeggiare la tua vittoria? Uno Champagne Blanc de Blancs, per me è sinonimo di festa
  • E per consolarti di non aver vinto? Un Barolo, magari proveniente dai comuni di La Morra o Verduno

ANDREA LAUDUCCI

Andrea Lauducci, Enoteca Botrytis, Ferrara

  • Età: 39
  • Enoteca: Botrytis
  • Città: Ferrara
  • Cosa stapperesti per festeggiare la tua vittoria? Uno Champagne con tanti anni di affinamento sui lieviti. Diciamo uno degli anni 2000
  • E per consolarti di non aver vinto? Un vino che sa di mare, di fiori, un vino solare e minerale, corposo e caldo come sono appunto quelli delle Cinque Terre, con i vitigni autoctoni Bosco, Albarola e Vermentino

 

MATTIA MANGANARO

Mattia Manganaro, Biessewine, Brescia

  • Età: 26
  • Enoteca: Biessewine
  • Città: Brescia
  • Cosa stapperesti per festeggiare la tua vittoria? Una bottiglia di Champagne, nello specifico, l’Aphrodisiaque di David Leclapart
  • E per consolarti di non aver vinto? Uno Chateau-Chalon di Tissot o un Savagnin in purezza proveniente dallo Jura